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L’ospite della giornata di mercoledì 16 luglio al Tuscia Film Fest è Gabriele Mainetti.
Il regista de Lo chiamavano Jeeg Robot sarà in piazza San Lorenzo a Viterbo - dove ha ambientato la spettacolare scena iniziale della sua opera seconda Freaks Out - in occasione della proiezione del suo ultimo lungometraggio La Città Proibita.
Quello con Mainetti sarà il terz’ultimo appuntamento della ventiduesima edizione.
Giorgio Montanini - il popolare stand up comedian - giovedì 17 luglio presenterà Nonostante di Valerio Mastandrea che lo ha visto tra gli interpreti protagonisti.
Chiuderanno la rassegna venerdì 18 la proiezione di Fuori - ultima opera di Mario Martone e unico film italiano in concorso al recente Festival di Cannes - e la costumista Loredana Buscemi che ritirerà il premio I mestieri del Cinema “Martino Morucci”.
I biglietti delle serate del Tuscia Film Fest sono disponibili online sul sito della manifestazione e a Viterbo presso il Museo Colle del Duomo e il Museo dei Portici.
La biglietteria giornaliera (salvo in caso di tutto esaurito in prevendita) aprirà ogni sera in piazza della Morte alle ore 19.30 mentre l’accesso in arena sarà consentito a partire dalle ore 20.15.
Le audiodescrizioni per non vedenti le e sottotitolazioni per non udenti dei film in programma sono disponibili grazie alla piattaforma MovieReading.
La Città Proibita inizia in Cina nel 1979. Due genitori sfuggono all'obbligo del figlio unico mettendo alla luce due bambine. Mei, la secondogenita, è però costretta a nascondersi per evitare alla famiglia una denuncia. Anni Novanta. Mei si ritrova nel ristorante La Città Proibita, nella Roma multietnica del quartiere Esquilino.
È alla ricerca della sorella, divenuta una prostituta. I suoi destini si incroceranno con quelli di Marcello, giovane cuoco in un ristorante di cucina tradizionale, rimasto insieme alla madre Lorena (Sabrina Ferilli) a gestire il locale dopo la sparizione del padre (Luca Zingaretti).
Annibale (Marco Giallini), un amico di famiglia, dà loro una mano perché detesta il proprietario de La Città Proibita e i tentativi degli immigrati di diventare "padroni in casa sua".
Gabriele Mainetti, nato a Roma nel 1976, è un regista, attore, compositore e produttore cinematografico italiano.
Dopo aver realizzato i cortometraggi Basette e Tiger Boy – quest’ultimo selezionato nella shortlist dei cortometraggi live action agli 86esimi Academy Awards – nel 2015 dirige e produce con la sua Goon Films Lo chiamavano Jeeg Robot.
Il film ottiene un grande successo, vincendo sette David di Donatello, due Nastri d'Argento, quattro Ciak d'Oro e il Globo d’Oro, tra numerosi altri riconoscimenti.
Nel 2018 produce e dirige il suo secondo lungometraggio, Freaks Out, coprodotto da Goon Films insieme a Lucky Red, GAPbusters e in collaborazione con Rai Cinema.
Il film ottiene sedici nomination ai David di Donatello 2022, vincendo sei statuette, e conquista tre Nastri d’Argento nello stesso anno.
Nel 2025 dirige il suo terzo film, La città proibita, una produzione Wildside, una società del Gruppo Fremantle, Piper Film e Goon Films.
Parallelamente alla carriera di regista, Mainetti porta avanti l’attività di produttore con Goon Films, realizzando diversi cortometraggi e lungometraggi.
Ha inoltre scritto la sceneggiatura e composto le musiche di tutti i suoi lungometraggi, collaborando con importanti sceneggiatori e compositori italiani.
Promosso dall’Associazione Cineclub del Genio - organizzatrice anche dell’Italian Film Festival Berlin e del Premio “Mattia Torre” - il Tuscia Film Fest ha tra i suoi partner: MiC - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Fondazione Roma Lazio Film Commission e Regione Lazio, Comune di Viterbo, Fondazione Carivit, ANCE Viterbo, Confartigianato Imprese Viterbo e Sacro Bosco di Bomarzo.