Premio della giuria: LA MAZZA - FRANCESCO MILUZZI
Motivazione della giuria: In un’epoca in cui l’individuo si è incattivito - in mezzo alla strada, nell’ambiente di lavoro, ma anche sui social – questo pezzo rappresenta una provocazione, comica e feroce, dello stato della nostra società. Provocare raccontando il presente è una delle caratteristiche della scrittura di Mattia, e pensiamo che a lui questo testo sarebbe piaciuto tantissimo.
Premio del pubblico: l'invasione degli attori - chiara miolano
MENZIONE SPECIALE: il grande spettacolo - FRANCesco garofalo
Motivazione della giuria: Quasi la totalità di questa giuria in fondo di mestiere “vende risate”. E tutti sappiamo che far ridere è molto complicato. In questo breve testo c’è la capacità di creare comicità in modo continuo e raffinato, come si vede raramente. Oltre a una surreale delicatezza nonsense che nel finale trova la sua chiusura del cerchio. Non è un premio all’anagrafe di chi l’ha scritto, che anzi quando noi della giuria ripensiamo alla giovane età dell’autore, ci viene molto cattivo umore.
Le serate conclusive del Premio “Mattia Torre” hanno avuto luogo il 3 e 4 ottobre al Teatro dell’Unione di Viterbo.
La giuria della prima edizione è stata composta da: Valerio Aprea, Giacomo Ciarrapico, Geppi Cucciari, Valerio Mastandrea, Luca Vendruscolo.
Il comitato promotore del Premio è composto da: Luca Amorosino, Valerio Aprea, Marco Balsamo, Ninni Bruschetta, Beppe Caschetto, Filippo Ceccarelli, Giacomo Ciarrapico, Paola Cortellesi, Geppi Cucciari, Serena Dandini, Marco Damilano, Carlo De Ruggieri, Massimo De Lorenzo, Graziano Graziani, Enrico Magrelli, Lele Marchitelli, Valerio Mastandrea, Moira Mazzantini, Lorenzo Mieli, Mauro Morucci, Valeria Orani, Velia Papa, Cristina Pellegrino, Giulia Pietrosanti, Fabrizia Pompilio, Virginia Raffaele, Francesca Torre Rocca, Alberto Rollo, Andrea Salerno, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti, Paolo Sorrentino, Giuliano Taviani, Alessandro Tiberi, Giorgio Tirabassi, Luca Vendruscolo.
Il Premio “Mattia Torre” è organizzato dal Tuscia Film Fest in collaborazione con la famiglia e gli amici di Mattia Torre e con il supporto del Comune di Viterbo, dell’Università degli Studi della Tuscia, della Siae - Società Italiana degli Autori ed Editori, della Fondazione Roma Lazio Film Commission e della Fondazione Carivit.
































































